Pagare le prenotazioni per le visite mediche o analisi di controllo al C.U.P - Centro Unico Prenotazione - del Policlinico di Bari si può?

Da una semplice ricerca su google "orario cup policlinico bari", risultano il sito e gli orari corrispondenti di apertura/chiusura: Lunedì - Venerdì 8:30 - 18:30.

Corrisponderanno al vero? Come direbbe Shakespeare "questo è il dilemma".

E però, nel momento in cui ci si presenta di persona ai relativi sportelli, in quei giorni indicati gli stessi risultano misteriosamente chiusi.

Com'è possibile tutto questo?

Interrogata sull'incongruenza, la dirigente degli uffici c.u.p. afferma non essere quello consultato, il sito internet ufficiale e alla domanda su quale sia allora quello da prendere in considerazione, la stessa dirigente ammette di essere ancora in cerca di quello attendibile!

E allora verrebbe da chiedersi come deve comportarsi un comune cittadino, utente di un servizio pubblico a orientarsi tra i servizi minimi di cui necessita e che la Pubblica Amministrazione deve garantire?

La conclusione è che i siti internet, ove reperire informazioni risultano fantasmi.

Il Policlinico poi, ha un proprio sistema di pagamento del ticket e di prenotazione, che è diverso da quello delle altre strutture ospedaliere, come quello dell'ospedale Di Venere o come quello dell'azienda ospedaliera Giovanni XXIII che ne utilizza un altro ancora.

A ciò si aggiunga poi che nel momento in cui l'utente chiede spiegazioni in merito all'organizzazione interna, la cortesia è un optional e l'arroganza del potere è un imperativo.

Come affermano alcuni "gruppi" politici attivi sul territorio, interpellati sulla questione, si tratterebbe di un caso non di competenza del Comune, ma della Regione, come da esplicita derivazione dalle norme della Costituzione.

L'art. 117 della Carta Costituzionale, infatti, al terzo comma effettivamente ripone la "tutela della salute" tra le materie di legislazione concorrente tra Stato e Regioni, ma se dalla norma costituzionale che si occupa del riparto delle competenze si evince ciò, è però altrettanto vero che qui, la questione del riparto delle competenze non c'entra per niente, nel senso che, vero si, che siamo di fronte alla competenza regionale ma qui, non si tratta di entrare nel merito di questioni afferenti alla materia "salute", ma più semplicemente, si discute del problema della efficienza degli uffici pubblici.

La circolare del 2010 emessa dalla Regione Puglia illustra lo standard di organizzazione e funzionamento dei sistemi e dei servizi di prenotazione ed accesso alle prestazioni sanitarie, nell'ambito della gestione delle agende di prenotazione.

Qui viene imposto che "la funzione di governo complessivo dei processi di organizzazione dell'offerta e di promozione dell'appropriatezza della domanda dell'azienda sanitaria, è di competenza della direzione Sanitaria aziendale".

Ovvero è la relativa azienda sanitaria (ASL) che deve occuparsi maggiormente sia dei problemi organizzativi e sia della necessità che gli eventuali disservizi causati alla collettività, non vengano addossati proprio a carico dei cittadini e proprio in un settore tanto delicato come quello della salute.

In conclusione, se vi trovate di fronte a un problema di disservizio nell'organizzazione o nell'accoglienza, rivolgetevi alla direzione sanitaria e reclamate, perché se vi innervosite ma poi tutto sommato ve ne tornate a casa, le cose non cambieranno mai!

Marianna Mazzone